Il Governo Leterme I è stato il 90º governo del Belgio, il primo guidato da Yves Leterme.
Esso rimase in carica, per un totale di 9 mesi e 10 giorni, tra il 20 marzo e il 30 dicembre 2008, durante la 52ª legislatura della Camera dei rappresentanti.
Storia del mandato
Guidato dal Primo ministro democristiano fiammingo Yves Leterme, ex vice primo ministro e ministro del bilancio, il governo è formato e sostenuto da una coalizione tra i Cristiano-Democratici e Fiamminghi (CD&V), il Movimento Riformatore (MR) i Liberali e Democratici Fiamminghi Aperti (Open VLD), il Partito Socialista (PS) e il Centro Democratico Umanista (CDH). Insieme, hanno 101 rappresentanti su 150, o il 67,3% dei seggi nella Camera dei rappresentanti.
Si forma in seguito alle dimissioni del primo ministro fiammingo Guy Verhofstadt, che è al potere dal 1999.
Succede al governo Verhofstadt III, stabilito e sostenuto dalla stessa coalizione formata per un periodo di 90 giorni per consentire a Leterme di stabilire un proprio esecutivo a seguito di una crisi politica di 6 mesi e 11 giorni.
Il 20 marzo 2008, alla data concordata in occasione dell'entrata in carica del Gabinetto di transizione di Verhofstadt, Yves Leterme consegnò la sua dichiarazione politica generale alla Camera dei rappresentanti.
Solo quattro mesi dopo, il 14 luglio, il primo ministro si dimette davanti al re dopo aver notato le profonde divergenze all'interno della CD&V su un nuovo accordo istituzionale. Il sovrano rifiuta tre giorni dopo e nomina tre inviati, l'ex nazionale ministro democristiano francofono Raymond Langendries, l'ex ministro-presidente liberale di Bruxelles François-Xavier de Donnea e il ministro presidente socialista della Comunità Germanofona e oratore tedesco Karl-Heinz Lambertz, per "esaminare come possono essere offerte garanzie per avviare in modo credibile un dialogo istituzionale".
Leterme rimase al potere rinunciando di nuovo all'incarico nel suo ufficio il 19 dicembre a seguito del caso Fortis, in cui il presidente della Corte suprema ha accusato il governo di mettere pressione sulla giustizia nell'acquisizione della banca Fortis. Dichiara che non intende avere successo o svolgere altre funzioni governative. Dopo tre giorni di consultazioni, Alberto II questa volta accetta le dimissioni del primo ministro e lo invita con il suo governo a rimanere in carica per gli affari correnti.
Dopo la missione di esplorazione della ex primo ministro democristiano fiammingo Wilfried Martens, la formazione di un nuovo governo è affidata al Presidente della Camera dei rappresentanti fiammingo democristiano Herman Van Rompuy. Ricostituisce la maggioranza che ha sostenuto Leterme e forma il 30 dicembre il proprio team governativo.
Composizione
Il governo era composto da 15 ministri (14 1 primo ministro) e 7 segretari di stato. Il gabinetto principale aveva 5 vice primi ministri.
Note
Collegamenti esterni
- (NL) Il Re nomina 14 ministri e 7 segretari di stato


